Parliamo di.....

 

 

 
 

Conca che sorpresa!!!!!!!! 

 

 

Grazie a Concapeligna hanno ritrovato le origini...

 

 

 

 
 
 
 

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Ogni giorno arrivano a Concapeligna messaggi di posta elettronica con i quali gli abruzzesi ed i peligni in particolare residenti all’estero e Italia, persone che comunque hanno avuto un qualche rapporto con l'Abruzzo chiedono informazioni su parenti ed amici.

Si tratta di un vero e proprio fiume in piena. Le e-mail vengono pubblicate in un'apposita bacheca per favorire le ricerche.

Non solo scrivono coloro che, alla ricerca delle proprie radici, desiderano ricevere indicazioni sui propri progenitori.

Vi è anche chi, più semplicemente, e tanto per fare qualche esempio, chiede notizie riguardanti persone conosciute durante la seconda guerra mondiale (il soldato americano che vorrebbe mettersi in contatto con la famiglia che gli ha assicurato un rifugio sicuro) oppure conosciute ai tempi dell’asilo (la signora italoaustraliana che racconta di aver trascorsi anni indimenticabili, ospite dell’asilo di Pratola).

Soddisfare tutte le domande non è semplice.

A volte vi si riesce con relativa facilità. E’ accaduto con i discendenti del pittore pratolano  Amedeo Tedeschi. La notorietà del personaggio ha reso meno problematico il compito.


Altre volte è decisivo l’aiuto della fortuna, come nel caso del medico brasiliano Rubens Tofano De Barros, che lo scorso 25 settembre ha conosciuto i suoi parenti pratolani, coronando così un sogno che coltivava da anni.....[continua]


Ma quando non si verificano episodi particolarmente favorevoli, è come cercare un ago nel pagliaio.


Clicca sull'immagineNe sanno qualcosa due anziani italoamericani, dell'Ohio, Alberto de Marinis e Roberto Contino, che sono venuti a Pratola, in vacanza, per trovare i propri famigliari. Contavano molto sull’aiuto del Comune e pensavano che, sulla base dei dati anagrafici dei nonni materni di Roberto Contino (Cesidio Mastrogiuseppe 1887-1984 e Agata Petrella 1910-1966), la ricerca sarebbe stata agevole. Ma così non è stato. Delusi, sono tornati negli Stati Uniti.  

Clicca sull'immagineI due facevano parte di un numeroso gruppo di anziani americani, tutti di origini abruzzesi e tutti, tra gite in montagna e visite ai musei, tra passeggiate nei centri storici e acquisti di souvenir, alla ricerca delle proprie radici.

E’ una nuova forma di turismo che si sta sempre di più diffondendo. Lo chiamano turismo genealogico e sono diverse le agenzie specializzate che hanno deciso di operare in questo particolare segmento del mercato turistico.

Ma per poterne ricevere dei vantaggi e tenerlo in vita i Comuni devono adottare misure organizzative appropriate perché le ricerche vadano a buon fine.

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