La
diffusione dei mezzi personali
di trasporto consente
oggigiorno il
ritorno a
casa dei partecipanti alla festa, ma sono ancora molti quelli
che restano e
si rifocillano
in loco, sia con
quanto hanno portato con
sé,
sia acquistando
prodotti
mangerecci
locali. Le
bancarelle sembrano invitare,
con tutta la gamma
dei
loro prodotti,
in
una fantasmagorìa
di
colori, di
odori di
sapori. È
una specie di orgia di
palloncini, di cassette
musicali
presentate da altoparlanti
a volume spiegato,
di
oggetti d'artigianato, di dolciumi,
di frutta
(particolarmente di fave), di noccioline
americane
appena tostate
il
cui odore
impregna
gradevolmente
l'aria,
di salumi, di
porchette,
dei
caratteristici immancabili
lupini
e cedri.
Ed
anche i più scettici non
sanno fare a meno di
fare indovinare la
sorte dal
classico pappagallo.
Ci
si siede
ai tavoli approntati
un
po' dovunque, si
ordinano
le
bevande, si
mangia e ci si rilassa in
serenità di spirito
e di corpo.
Photo
© Gabriel De Pamphilis
Testo:
Prof. Rino Panza