|
CANSANO/Jovis
Larene |
Rimanendo
sempre all'interno dell'antico agro sulmonese ci rechiamo nel vicino
paese di Cansano, dove, in località Polmare-Zeppe-Tavuto, sono
stati effettuati scavi archeologici che hanno restituito una vasta
zona di carattere sacro ed altri edifici con funzione varia,
organizzati intorno all'antica viabilità. Il pianoro interessato
dai resti antichi si trova fuori dall'abitato attuale, in una zona
di carattere agricolo e pastorale. Qui, anticamente, passava una
strada che collegava la Conca Peligna all'alta valle del Sangro, e
proprio lungo tale via si sviluppò un luogo di sosta, la mansio
Jovis Larene citata negli antichi itinerari e quasi certamente
identificabile con il sito di recente scoperta. Il complesso è
articolato in vari edifici sacri risalenti all'età repubblicana ed
imperiale, posti su terrazze di diverso livello. Il più antico dei
templi, databile al III - II sec.a.C., è costruito in opera
quadrata, orientato verso sud-est, diviso in cella e pronao. Si
trova sul terrazzo superiore ed è parallelo ad un secondo
tempio, posteriore, ugualmente orientato e bipartito, costruito
intorno al I sec.a.C. in opera reticolata. Entrambi sono ricompresi
in un temenos, recinto della zona dedicata alle divinità. Sul
terrazzo inferiore è stato messo in luce un piccolo recinto
rettangolare in opera poligonale che circonda un sacello orientato
come i soprastanti templi. Nei pressi degli edifici sacri sono stati
rinvenuti numerosi oggetti votivi segno della profonda devozione
alle divinità qui venerate.
|
|
|
La cinta
fortificata di COLLE MITRA |
Posta
a cavallo tra il territorio comunale di Pettorano e quello di
Cansano, la fortificazione italica di Colle Mitra (m. 1070 circa
s.l.m.), individuata già dal De Nino, rientra in una rete di centri
fortificati di epoca italica disposti su alcune alture della Conca
Peligna, forse forme proto-urbane della zona. |
Lungo circa m.3800, il muraglione che
cinge l'altura, per una superficie di circa 80 ettari, è costruito
in grossi blocchi di pietra grossolanamente sbozzati, con punte di
altezza conservata oltre i tre metri. All'interno, oltre all'altura
di Colle Mitra, sono racchiusi Pacile, Colle Crognale, Cesa Vaccara
e una valletta vicino alla Fonte Pacile. Dentro la cinta sono stati
evidenziati resti murari
di epoca |
italica
di incerta destinazione d'uso e le strutture medievali di un piccolo
villaggio, Pacile, che occupò l'antico sito fortificato tra l'XI e
il XV secolo, sviluppandosi intorno ad una valletta dove sgorga una
sorgente naturale, senz'altro già sfruttata nel periodo italico. Il
centro fortificato di Colle Mitra ha restituito oggetti in
terracotta e in bronzo, soprattutto dalle necropoli relative
all'insediamento, databili tra il V e il III secolo a.C., e nel
complesso sembra l'insediamento italico più importante del
territorio, posto in posizione strategica e precursore degli
insediamenti storici situati più a valle. |
|
|
|
|
Come
arrivare |
|
|
|
|
|