L’INPS
costituisce un punto di riferimento obbligato per l’applicazione del
sistema di copertura nell’area ‘sicurezza sociale’ per i connazionali
emigrati per lavoro.
Qualche cifra
può dare il senso della presenza INPS nell’area.
Attualmente,
oltre ai paesi che applicano la normativa C.E. (15 paesi C.E. più Islanda,
Liechtenstein e Norvegia), sono 14 gli Stati legati all’Italia da accordi
internazionali di sicurezza sociale (Argentina, Australia, Brasile,
Canada, Capoverde, Jugoslavia, Principato di Monaco, Quebec, San Martino,
USA, Svizzera, Tunisia, Uruguay, Venezuela).
L’INPS
pertanto è stato fin dall’inizio coinvolto in tutta una serie di funzioni
legate all’applicazione concreta di questa normativa, in qualità di
Organismo di Collegamento e Istituzione competente per l’assicurazione
obbligatoria per l’invalidità, vecchiaia, superstiti, disoccupazione,
assegni familiari e prestazioni in denaro di malattia dei lavoratori
dipendenti.
La funzione di
organismo di collegamento viene svolta nei confronti degli altri Istituti
previdenziali italiani che gestiscono forme obbligatorie di previdenza
sostitutive dell’assicurazione generale obbligatoria per l’invalidità, la
vecchiaia ed i superstiti dei lavoratori dipendenti, quali l’INPDAI per i
dirigenti, l’INPGI per i giornalisti, l’ENPALS per i lavoratori dello
spettacolo.
L’INPS
corrisponde attualmente, in 111 paesi esteri, 433 mila pensioni per un
importo annuo netto di 2.031 miliardi di lire.
Sono
complessivamente circa 700.000 le pensioni in regime internazionale
gestite dall’INPS, con un movimento annuo che nel 1999 è stato, tra
prime liquidazioni e ricostituzioni, di circa 200.000 domande.
Nell’ambito
delle funzioni ‘internazionali’ l’INPS:
-
collabora
alla negoziazione delle convenzioni;
-
partecipa in
funzione di consulenza ai vari organismi internazionali e comunitari
previsti (Commissione amministrativa UE, Commissione Tecnica UE,
Consiglio d’Europa) e nei confronti delle Autorità competenti (Ministeri
del Lavoro e Ministeri degli Esteri);
-
è tenuto alla
emanazione di istruzioni per l’applicazione di tutta la normativa
comunitaria e convenzionale di sicurezza sociale;
-
svolge
funzioni di analisi e validazione nell’ambito delle procedure
automatizzate predisposte per la gestione dell’intero sistema;
-
predispone
modulistica nazionale destinata ai lavoratori all’estero;
-
svolge
funzioni generali di carattere contabile-finanziario per i residenti
all’estero, che necessitano di un servizio di pagamento delle pensioni
strutturato e regolato secondo particolari modelli organizzativi ed
operativi, ampiamente diversificati rispetto a quelli in atto nel
territorio nazionale. Il servizio viene definito con specifiche
convenzioni bancarie;
-
nell’ambito
fiscale fissa i criteri generali per l’applicazione della normativa
convenzionale internazionale che regola sia il regime fiscale generale
dei residenti all’estero, sia il regime di detassazione inteso ad
evitare la doppia imposizione (oltre 60 convenzioni internazionali in
materia di doppia imposizione).
Va inoltre
considerato l’impegno profuso da alcuni anni dall’Istituto nell’ambito di
progetti telematici a livello europeo.
Il progressivo
e massiccio utilizzo all’interno dell’Istituto di strumenti informatici e
di programmi automatizzati nella gestione dell’area pensioni - operazione
che ha portato l’INPS all’avanguardia nella Pubblica
Amministrazione - ha interessato dall’inizio degli anni ’80 anche l’area
internazionale.
In questo
contesto sono stati realizzati i primi collegamenti telematici tra archivi
INPS e consolati italiani operanti in aree ad alta presenza di
collettività italiane. Attualmente le rappresentanze diplomatiche italiane
collegate sono in totale cinquantuno: 23 in Europa, 8 in America del Nord,
12 in America del Sud, 6 in Australia e 1 in Sud Africa. Anche dal punto
di vista organizzativo, l’Istituto ha sempre valutato con attenzione la
necessità di adattare la propria struttura alle esigenze dei connazionali
interessati all’applicazione della normativa internazionale di sicurezza
sociale. Per questo motivo, mano a mano che il flusso delle domande di
prestazioni internazionali diveniva più consistente e si facevano più
complessi i problemi applicativi, sono stati creati settori di lavoro
‘specializzati’ forniti di procedure ad hoc e di personale dotato di
specifiche professionalità.
A partire dagli
anni ’70 e fino al 1992 ha funzionato in ognuna delle venti regioni
italiane un ufficio per le convenzioni internazionali con il compito di
gestire l’applicazione della normativa internazionale di sicurezza
sociale.
A partire dal
1993, nel quadro di una vasta e radicale operazione di ristrutturazione
organizzativa, basata su un programma di decentramento dei compiti
istituzionali e di avvio di un nuovo assetto in logica di processo, gli
uffici regionali per le convenzioni internazionali hanno cessato la loro
attività ed i relativi compiti sono stati decentrati alle singole sedi
periferiche a livello provinciale e subprovinciale.
Attualmente
quasi tutte le sedi periferiche dell’INPS sono abilitate a trattare
le domande dei residenti in Italia che richiedono pensioni in regime
internazionale.
Per i residenti
all’estero si è preferito affidare la trattazione di queste pratiche ad
un’unica sede per ogni regione, al fine di rendere più agevole il lavoro
delle altre istituzioni estere che devono effettuare i collegamenti con
l’INPS.
A livello di
Direzione Generale i compiti di indirizzo normativo e coordinamento nei
confronti delle strutture periferiche e di organismo di collegamento nei
confronti degli organismi esteri sono attualmente affidati alla Direzione
Centrale delle Prestazioni, nella quale sono confluite, a partire dal
luglio 1998, le competenze della ex Direzione Centrale per i Rapporti e le
Convenzioni Internazionali, suddivise in cinque aree
specifiche:
-
area
internazionale sviluppo e automazione;
-
area dei
trattamenti pensionistici in regime internazionali;
-
area dei
trattamenti non pensionistici internazionali;
-
area
pagamenti all’estero;
-
progetto
accordi bilaterali.
Presso la
stessa Direzione Centrale operano inoltre due strutture per lavoratori
migranti:
- Numero Verde Europeo: servizio telefonico
gratuito per i connazionali residenti in Belgio, Danimarca, Francia,
Germania, Gran Bretagna, Irlanda, Lussemburgo, Olanda, Portogallo, Spagna,
Svezia e Svizzera (vedi tabella).
Il servizio
intende realizzare una vera politica di ascolto delle richieste di chi non
può, per la lontananza geografica, agevolmente rivolgersi all’INPS
per avere informazioni sia di carattere generale che riguardanti la
propria situazione assicurativa e pensionistica. Il servizio si avvale di
operatori esperti della materia ed è in funzione tutti i giorni lavorativi
dalle ore 9.00 alle ore 12.00 e dalle ore 15.00 alle ore 17.00.
- Progetto
Italia-Estero: operazione volta al censimento ed alla ricostruzione
della carriera assicurativa italiana ed estera dei lavoratori che sono
occupati all’estero.
Per una materia
così complessa e delicata quale è quella della normativa internazionale di
sicurezza sociale, questo decentramento così capillare sul territorio,
visto dall’esterno, potrebbe far pensare a risvolti negativi, nel senso di
una disomogeneità di comportamento e di una perdita di professionalità da
parte degli ‘addetti ai lavori’.
Per ovviare a
tale inconveniente l’INPS si muove ormai da molti anni in uno
scenario di alta informatizzazione sia della rete che collega il centro
alla periferia che delle procedure applicative.
Ciò consente
innanzitutto alla Direzione Centrale di emanare in tempo reale e
simultaneamente a tutte le sedi periferiche le istruzioni di carattere
normativo ed operativo per la trattazione delle pratiche riguardanti tutta
la legislazione sia nazionale che internazionale.
Inoltre ha
fatto sì che le più importanti ed essenziali procedure di definizione
delle domande e di calcolo delle pensioni, fossero messe
contemporaneamente a disposizione di tutte le sedi d’Italia nella stessa
identica versione, di modo che si è raggiunta una omogeneità di
comportamento ed una razionalizzazione delle procedure che la precedente
struttura organizzativa e le precedenti procedure manuali non garantivano
a sufficienza.
A tutto ciò
deve essere aggiunto il costante impegno dell’Istituto nella formazione
del personale, finalizzato a sviluppare le competenze
tecnico-professionali degli interessati.
Oltre a ciò
l’Istituto è fortemente impegnato in nuove tecnologie di supporto per la
conoscenza e la trasmissione dei dati per i lavoratori migranti attraverso
la realizzazione di:
-
collegamento
telematico con LVA (organismo assicuratore tedesco) per la consultazione
on line delle banche dati dei conti assicurativi e degli importi di
pagamento, fase avanzata dei test per lo scambio telematico degli
estratti conto assicurativi E205/E505 e dei formulari della domanda di
pensione di vecchiaia;
-
pagine web
sulle convenzioni internazionali per la rete Intranet rivolta agli
operatori interni, sulla rete Internet per gli utenti esterni e sulla
rete Intranet per gli operatori dei Consolati;
-
realizzazione
dell’indice analitico della normativa internazionale di sicurezza
sociale a disposizione tramite il sito Intranet;
-
pagine web
plurilingue sul sito Internet per gli extracomunitari;
-
Call Center
plurilingue specializzato sulle problematiche dei lavoratori
immigrati.
Il servizio
call center è divenuto nel giro di pochi anni, nello scenario delle
aziende di servizi pubblici e privati, uno strumento di comunicazione
sempre più gradito e utilizzato dall’utenza.
L’obiettivo che
si pone l’INPS, attraverso il call center, è di migliorare il
processo di comunicazione con l’utenza, in Italia e nel mondo, mediante
funzioni di supporto e ascolto, in grado di soddisfare le esigenze di
assistenza e consulenza.
Si tratta di
un’evoluzione sostanziale rispetto alle funzioni classiche di un call
center: il servizio Web Call Center, consente la fruizione dei servizi
disponibili sul sito web dell’Istituto, anche da parte degli utenti che
non dispongono di collegamento Internet, mediante telefonata al Call
Center.
Il servizio è
già operativo con operatori telefonici che rispondono in italiano e in
altre sette lingue ed è attivo sul territorio nazionale, e sarà esteso in
ambito internazionale secondo un piano di priorità che tenga conto delle
esigenze e della consistenza della popolazione italiana nel
mondo.
-
Rilascio sul
sito Internet della procedura di consultazione delle domande di
prestazione;
-
progetto in
fase di realizzazione in rete via Internet dei formulari di collegamento
bilaterali (realizzato il formulario di collegamento con il
Canada).
Inoltre, la
tecnologia Internet consente la creazione di agenzie virtuali accanto a
quelle fisiche, che siano disponibili in rete ed orientate agli utenti.
Tale ‘smaterializzazione’ dell’accesso ai servizi, fornita dal sito web e
dalla rete, consente anche un alleggerimento delle attività di
front-office delle Sedi, le cui attività istituzionali potranno in parte
essere svolte ‘in autonomia’ dai cittadini.
Oltre alla
funzione ‘informativa’, si punta allo sviluppo di nuove modalità di
comunicazione e di interazione con i clienti, mediante il rilascio di
servizi on line.
È
stato realizzato un vero e proprio ‘sportello virtuale’, accessibile da
tutto il mondo, 24 ore su 24.
Numero
verde INPS |
Belgio |
080013255 |
Danimarca |
080018297 |
Francia |
0800904332 |
Germania |
0130821138 |
Gran
Bretagna |
0800963706 |
Irlanda |
1800553909 |
Lussemburgo |
08002860 |
Olanda |
060223952 |
Portogallo |
05053976766 |
Spagna |
900993926 |
Svezia |
020795084 |
Svizzera |
0800559218 |
www.inps.it
Convenzioni
internazionali www.inps.it/Doc/webci/ciweb03.htm
Pensioni
internazionali
www.inps.it/Doc/tuttoinps/pi/pi_menu.htm
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