Benvenuti nella Riserva Naturale delle Sorgenti del Pescara

 

 

La riserva

Nella parte settentrionale della Conca Peligna, delimitata dalla catena del Morrone ad est, dalle ultime propaggini del massiccio montuoso del Gran Sasso a nord e dai monti che ad ovest formano le gole di San Venanzio, ai piedi del rilievo calcareo del colle di Capo Pescara, sgorgono le acque delle sorgenti omonime. Il particolare carattere geomorfologico ed orografico della Riserva, nonchè la ampia zona di risorgive (circa sessanta), fa sì che si determini una buona diversità di ambienti e tipologie vegetazionali.

Capo Pescara, il toponimo che nel Comune di Popoli individua il complesso delle sorgenti che formano un’area lacustre da cui origina il fiume Pescara, è stato dichiarato Riserva Naturale Guidata con legge regionale del 31 ottobre 1986 n. 57. Si tratta di una zona umida che si estende per circa 135 ettari, da sempre sotto attenta osservazione del mondo accademico e delle associazioni di protezione ambientale.

L’area protetta, per la quale è stato recentemente avviato un progetto di ricerca scientifica sulla biodiversità, comprende la zona umida nel suo insieme, alcune zone contigue periferiche con acque più stagnanti e quindi con caratteri più palustri e il tratto fluviale che da questi si forma. In esse la trasparenza delle acque permette che l’attività fotosintetica si esplichi fino a 4-5 metri di profondità, vale a dire fino ai punti più profondi.

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