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Benvenuti a Roccacasale

Made in Conca

Roccacasale, caratteristico centro arroccato sulla falde del monte Morrone a  450 m s.l.m., in posizione panoramica sulla Conca Peligna.  

La struttura urbanistica del paese di Roccacasale, comune ricadente nel comprensorio del parco Nazionale della Maiella, è tipicamente medioevale, con gli edifici abbassati sulle falde del monte Morrone. I caratteri tipologici degli edifici, svelano l’epoca in cui il centro fu edificato, con le stradine radiali che assecondano la natura del terreno.  

La struttura dell’abitato, si può dividere in due zone: quella situata nella parte alta; costituita dal castello e dal primo borgo sorto intorno ad esso e da quella più a valle frutto dell’espansione degli ultimi secoli.  

Nel territorio, del comune di Roccacasale, sono stati rinvenuti resti di costruzioni ciclopiche in località "Colle delle Fate", che dimostra come il luogo fosse abitato in epoca preistorica. Roccacasale viene ricordato nei documenti a partire dal secolo XII ma già in precedenza si può ipotizzare che sopravvissero al tardoantico uno o più piccoli insediamenti, data anche la posizione fortemente strategica. Tale posizione venne sfruttata dal castello, i cui resti sovrastano ancora il paese, costruito nel suo nucleo iniziale nel corso dell'XI secolo e in seguito ulteriormente ampliato e fotificato. Il feudo ivi costituito fu perlopiù di pertinenza ecclesiastica, dapprima sotto quella valvense, quindi alle dipendenze dell'abbazia di Santo Spirito al Morrone, affiancate nel potere da varie signorie che si alternarono al comando del castello e delle sue pertinenze: dapprima i Cantelmo, poi, a partire dalla fine del XVI secolo, i De Sanctis, che lo tennero sino all'abolizione feudale. Il castello-recinto, restaurato, è di una particolare tipologia, con il mastio al vertice e vari ambienti residenziali. Suggestivo e spettacolare è il colpo d’occhio, che offre il paesaggio di Roccacasale, a quanti transitano nella vicina autostrada, in particolare modo d’inverno, come a ricordare… un presepe.

 

Da sapere

 

Il 3 ottobre del 1999 Papa Giovanni Paolo II ha proclamato beato il Venerabile 

Fra Mariano da Roccacasale. Tale evento ha rappresentato per la comunità di Roccacasale e per l'intera diocesi di Sulmona -Valva un momento di riflessione e risveglio spirituale. Alla presenza di migliaia di fedeli riuniti in Piazza San Pietro a Roma ha avuto luogo il rito solenne della beatificazione che ha sancito il riconoscimento dei valori diffusi dal frate Mariano. La causa di beatificazione, introdotta nel 1895, è stata sottoposta ad un processo lungo e complesso con il riconoscimento di una inspiegabile guarigione attribuita al frate Mariano dalla congregazione per la causa dei Santi - La Positio Super Miraculo. Detta causa perorata da padre Paolo Lombardo di Roma, assistito dal reverendo parroco di Roccacasale Don Antonio Lattanzio, si è conclusa nel marzo del 1998.

Fra Mariano

Al secolo, Domenico figlio di Gabriele, soprannominato Cicchetti nacque a Roccacasale il 14 gennaio 1778. I suoi genitori, Gabriele e Santa D'Arcangelo, avevano già messo al mondo altri cinque figli,  Domenico fu l'ultimo nato di questa bella famiglia di agricoltori e pastori profondamente credenti. In quel tempo Roccacasale dipendeva dal regno borbonico e con l'invasione Francese furono proprio le case dei poveri abitanti ad essere depredate ed incendiate; molti di loro furono trucidati e fu così che il giovane Domenico ebbe negli occhi e nel cuore uno scenario terrificante. La sua vita la passava sempre sul Morrone, dove era solo con le sue pecore. Un giorno aveva avuto un'esperienza particolare: quell'acqua sgorgata chi sa come, un frate visto in sogno, erano stati probabilmente il tocco finale che aveva reso cosciente un bisogno estremo di incontro con Dio. Domenico intuì che forse la sua vita aveva bisogno di un'altra acqua, la sua esistenza bruciava alla ricerca di un' altra fonte. Giocò tutto su questo. Chi l' abbia avviato al convento non lo sappiamo, potremmo immaginare che egli si sia rivolto al padre guardiano dei Frati Minori di Sulmona e che questi l'abbia presentato al superiore Provinciale de l'Aquila. Entrò nei Frati Minori e dopo qualche anno di vita religiosa in Abruzzo, ottenne di trasferirsi nel Ritiro di Bellegra (Roma) alla ricerca di una vita francescana ancor più autentica. Vi resterà per 50 lunghi anni, sarà umile frate addetto alla portineria, un frate orante, il contemplativo che "apre" la porta del convento a chi viene ad elemosinare cibo e conforto, pellegrini, viandanti e soprattutto poveri, per poter continuare a vivere nonostante i problemi che la povertà imponeva. Segni di una umanità ferita e bisognosa che egli cerca di lenire in tutti i modi con un sorriso ed una parola buona. La carità di Frate Mariano non conoscerà riposo, non gli mancarono ingiurie e minacce. <<Si raggruppava in un cantone della chiesa e, quand'era in ginocchio, non si conosceva che fosse uomo; ma per il cappuccio tirato sul capo, sembrava un mucchio di stracci>>. 

Carita e preghiera: questo l'autentico segreto dell'umile frate di Roccacasale, morto nel Ritiro di Bellagra il 31 maggio 1866.


Da vedere

 

Colle delle Fate, insediamento fortificato preromano d'altura. Resti della cinta in opera poligonale, ambienti e cisterne.

Castello - recinto e borgo fortificato, ben conservato anche nell'urbanistica originaria, con scalinate e rampe per superare il dislivello.

Chiesa parrocchiale di S.Michele Arcangelo, fondata nel XVI secolo, l'aspetto attuale, dovuto a successivi restauri, è del XVIII secolo.

 

Appuntamenti

 

Maggio, Festa di San Michele Arcangelo, santo patrono del paese.

Giugno, Sagra dello strigolo, pasta ammassata

Agosto, Festa di SS. Antonio e Rocco

Settembre, Esaltazione della SS. Croce

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