Distesa
su un crinale a m. 330 s.l.m.,
Chieti dista circa Km. 15
dall'Adriatico, tra
la Valle del Pescara e il torrente
Alento.
È
Città interessante per i vasti panorami che
si dominano dal suo
colle e che spaziano
dalla Maiella al Gran Sasso all'interminabile
succedersi di dolci colline digradanti verso il mare, ricche di
vigne e uliveti. Accanto
al notevole patrimonio artistico, con monumenti
di epoca romana e
medievale, chiese e palazzi barocchi e pregevoli edifici di stile
umbertino, la città vanta un territorio circostante vivace per il
processo di industrializzazione avviato nella parte bassa del
colle nell'ultimo dopoguerra e che ha sensibilmente mutato la sua
antica fisionomia di centro agricolo, accompagnando, nel contempo,
le numerose attività commerciali e i tradizionali servizi
amministrativi e sociali.
L'Università
degli Studi "G. D'Annunzio" e il Teatro
Marrucino sono, tuttavia, gli autentici gioielli della vita
culturale cittadina e, sia per l'alto impegno scientifico, sia
per la qualità della produzione drammatica e musicale,
riverberano gli esiti della loro attività su tutta la regione
abruzzese. La "G. D'Annunzio", forte delle sue
numerose facoltà umanistiche e scientifiche, costituisce un
polo di attrazione di grande richiamo per la gioventù di
tutte le regioni confinanti (Marche, Puglia, Campania), ma
anche di alcuni stati vicini (come la Grecia ), in particolare
per la fama conquistata attraverso la ricerca e l'attività
didattica delle Facoltà di Lettere e di Medicina. Il Teatro
Marrucino, un prezioso edificio del primo ottocento, vive
intensamente con ininterrotte stagioni di prosa, balletto,
operetta, melodramma e di musica orchestrale e da camera. Di
notevole richiamo, nell'ultimo anno, sono risultati i
"Concerti Aperitivo", aperti alle giovani
intelligenze del territorio; e i laboratori teatrali e
musicali frequentati dai talenti delle principali scuole
drammatiche e musicali abruzzesi.
Per
tutto l'anno, infine, si succedono manifestazioni periodiche
che documentano la storia locale e danno testimonianza dei
profondi valori secolarmente propri della gente abruzzese.
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